Riabilitazione robotica e tecnologie avanzate per il Parkinson

“Far simulare il cammino tramite un robot produce un effetto benefico innanzitutto sulla cognitività. Questo significa che l’esercizio motorio stimola la plasticità neuronale in senso lato.
Dott.ssa Paola Ortelli in occasione della Parkinson Academy ediz. I

Dalla IIIa lettera di un giovane parky al proprio neurologo. di Giulio Maldacea

Parkinson esordito quando avevo 33 anni, delatentizzato a seguito di un intervento alla colonna vertebrale. Alla fine del 2021 ho fatto un errore clamoroso. Ho esagerato, mi sono fatto coinvolgere in attività motorie estreme.  Così dopo svariati trekking, a piedi ed in MTV, sicuramente bellissimi e molto gratificanti, ma fuori dalla mia portata, con annesse cadute, mi diagnosticano un edema midollare, non operabile, a livello cervicale. Nel giro di pochi mesi il Parkinson, che fino ad allora avevo controllato abbastanza bene, ha fatto un salto in avanti. Complice l’isolamento ed un conseguente regime alimentare inadeguato  mi sono ritrovato in carrozzina, eloquio compromesso, funzioni motorie  e fisiologiche fuori controllo….

Il Prof. Meco mi disse una volta che “… il Parkinson è una malattia per persone intelligenti“. Sulle prime pensai mi prendesse in giro.

Poi capii.

Voleva dire che non basta la “pasticchetta”.

Strategia terapeutica 2.0

Estratto dal Manifesto del Parkinson.

 

Specialmente dopo il Covid, che ha evidenziato la inadeguatezza dell’offerta terapeutica per il Parkinson(ismi), abbiamo capito che dobbiamo assolutamente estendere il concetto di strategia terapeutica verso l’approccio multidisciplinare realmente applicato. Un approccio multidisciplinare, agito fin dalla diagnosi da un team supportato da una tecnologia che, fino a quando non verrà trovata una cura sana, al momento è l’unico nuovo strumento su cui possiamo contare.  Serve conoscenza, consapevolezza e dati su cui basare le decisioni.

Serve una alfabetizzazione di base condivisa e comunicata in modo adattato al destinatario della comunicazione (medico <> paziente). Serve una base cognitiva comune ed univoca.  Serve una squadra specializzata che copra tutti gli ambiti. Serve una squadra per ognuno di noi oggi e per tutti quelli che verranno domani. E saranno molti secondo le stime.

(*) Fonte:Organizzazione Mondiale della Sanità – The Emerging Evidence of the Parkinson Pandemic – E. Ray Dorseya, T. Shererb, M. S. Okunc and B. R. Bloem

Dobbiamo identificare i fattori di causa o predittori. Ed è nostro compito divulgare queste informazioni affinché si possano adottare delle contromisure.

“… la discontinuità nelle visite e nelle cure genera preoccupazioni e confusione in questa popolazione fragile ed in particolare nella gestione delle terapie della fase avanzata di malattia. ”
Accademia Limpe Dismov  

 

Ringrazio il personale del l.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (https://www.neuromed.it/), con particolare riferimento al Prof lnnocenzi (Neurochirurgia) ed al Dott. Nicola Modugno, amico prima che medico. Ringrazio dal profondo del cuore anche la Fondazione Don Gnocchi (https://www.dongnocchi.it/), ed in particolare la Dott.ssa Aprile, il team di riabilitazione, il team di robotica, gli infermieri e gli OSS tutti. Vi ringrazio per la vostra professionalità, per il rispetto e per l’umanità che avete sempre dimostrato, anche nei momenti più difficili.
Giulio Maldacea

Equistasi® : una potenziale risorsa integrabile nella strategia terapeutica del Parkinson

Il Comitato Italiano Associazioni Parkinson non promuove l’uso di questo device né di altri ma vogliamo che tutti siano messi in grado di compiere valutazioni e scelte consapevoli e che venga garantito il diritto alle cure in modo equo in tutte le regioni della nostra nazione.


Due anni di ricerche

Venimmo a conoscenza dell’esistenza del dispositivo Equistasi® nel giugno del 2017. Il Comitato neanche esisteva allora. L’associazione WeAreParky, che sarà poi la promotrice della prima alleanza trasversale tra le associazioni Parkinson, venne contattata da un paziente toscano che era stato invitato dalla sua ASL di competenza a fare una prova del dispositivo. La prova era andata bene, il paziente era soddisfatto come lo era il suo neurologo, il fisioterapista e il caregiver. La beffa fu che terminata la prova la stessa ASL che aveva promosso il test si rifiutò di autorizzare la fornitura del dispositivo. Avviammo una procedura di protesta in collaborazione con la allora neonata Associazione Pisa Parkinson.
Da allora sono passati oltre due anni. Mai come per Equistasi® abbiamo riscontrato pregiudizi, informazioni parziali, parziali e fake news circolanti sul web e nell’ “underground parkinsoniano”. Ancora oggi, chiedendo ai neurologi cosa ne pensano del device riceviamo risposte estremamente contrastanti. Come pazienti abbiamo diritto da avere risposte chiare ed assunzione di responsabilità da parte di chi ci cura. Come Comitato Italiano Associazioni Parkinson laddove non abbiamo ottenuto risposte chiare e comprensibili, come successo per Equistasi®, abbiamo condotto direttamente studi e ricerche che hanno richiesto tempo e lavoro ma che ci hanno permesso anche di comprendere profondamente gli scenari ed i ruoli delle varie figure coinvolte.

Cosa è Equistasi®?

E’ un set di 3/4 “cerottini” piccoli come un francobollo che tramite una vibrazione focale migliorano la propriocezione. La vibrazione prodotta è profonda ed impercettibile al tempo stesso e riesce a migliorare l’equilibrio nei malati di Parkinson riducendo il rischio di cadute.

Equistasi® sfruttando la nanotecnologia e l’energia termica del corpo umano che viene trasformata in energia meccanica non necessita di batterie ne di essere periodicamente ricaricata.

L’applicazione avviene normalmente dietro i polpacci e sulla nuca e dura massimo 2 ore al giorno (salvo diverse indicazioni del medico)

Non è un farmaco. Non può avere effetti collaterali o interagire con la terapia farmacologica

Il dispositivo Equistasi® è efficace nel trattamento del Parkinson ?

Equistasi® è un dispositivo nato per migliorare l’allenamento sportivo a livello professionale poi impiegato anche nel trattamento di varie patologie e sintomatologie, tra cui – oltre al Parkinson – :

  • sclerosi multipla
  • atassia
  • controllo del dolore
  • recupero post-traumatico
  • tetraplegia
  • emiparesi
  • disfunzioni motorie causate da traumi o patologie croniche della spina dorsale.

Basandoci sull’analisi degli studi scientifici, sui test condotti direttamente e sulle esperienze riportate da pazienti e caregiver possiamo affermare che :

  1. Il dispositivo Equistasi®, ad oggi, non ha prodotto effetti avversi, ossia non ha prodotto effetti dannosi o che hanno peggiorato la condizione del paziente
  2. Il range di feedback riferiti dai pazienti che lo hanno provato va da “nessun beneficio” a “notevoli benifici”. Per “nessun beneficio” si intende che il paziente ha fatto un test del dispositivo assistito da uno specialista ad hoc formato ed al termine dello stesso non ha rilevato nessun tipo di miglioramento. Per “notevoli” benefici si intende invece che il paziente dopo aver provato il dispositivo ha percepito un miglioramento sensibile delle funzioni motorie. Detto beneficio ci è stato confermato anche dal caregiver e/o dal terapista, quindi non solo come autopercezione ma anche come eteropercezione.
  3. Il dispositivo Equistasi® non interagisce con le terapie farmacologiche e non richiede modifiche dei percorsi riabilitativi
  4. Il dispositivo Equistasi® non è sempre efficace. Ogni persona con Parkinson ha una sua specificità ed una sua storia clinica, quindi il dispositivo deve essere provato con definizione della mappatura e stabiliti tempi e modalità di uso da parte un tecnico specializzato. In caso di prova positiva si può decidere se procedere all’adozione del dispositivo.

Come si ottimizza l’efficacia del dispositivo?

Il dispositivo una volta indossato può essere tenuto per un massimo di 2 ore. Quando efficace, il paziente rileva una migliore stabilità ed una riduzione delle perdite di equilibrio. Questa percezione pone il paziente anche in una condizione psicologica ed emotiva più positiva. E’ quindi consigliabile sfruttare questa condizione per fare attività fisica.

Gli studi sull’efficacia della vibrazione focale nel trattamento dei sintomi del Parkinson

  • Data : 11/2014
    Autori : Volpe, Giantin, Fasano 
    Pazienti coinvolti : 40
    Risultato : “… un programma di fisioterapia finalizzato a migliorare l’equilibrio in associazione con vibrazioni meccaniche focali esercitate da uno stabilizzatore propriocettivo indossabile potrebbe essere superiore alla sola riabilitazione nel migliorare l’equilibrio dei pazienti …”
    Fonte : https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25401967
  • Data : 07/05/2019 (da ottobre 2015)
    Autori : Serio, Minosa, De Luca, Conte, Albani, Peppe
    Pazienti coinvolti : 55
    Risultato : “… La vibrazione focale meccanica è stato confermato come valido strumento per migliorare l’effetto del protocollo di riabilitazione finalizzato all’allenamento posturale”
    Fonte : https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31067663
  • Data : 10/2018
    Autori : Spolaor, Guiotto. Pavan. Yaghoub, Peppe Paone, Sawacha, Volpe
    Pazienti coinvolti : 25
    Risultato : “… netto miglioramento dei parametri spazio-temporali (tempi di appoggio, di volo e lunghezza del passo) e anche dei parametri cinematici delle articolazioni…”
    Fonte : https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0966636218312517?via%3Dihub
  • Data : 18/09/2019
    Autori : Peppe, Paravati, Baldassarre, Bakdounes, Spolaor, Guiotto, Pavan, Sawacha, Bottino, Clerici, Cau, Mauro, Albani, Avenali, Sandrini, Tassorelli, Volpe
    Pazienti coinvolti : 40
    Risultato : “… efficacia della vibrazione focale meccanica”
    Fonte : https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31067663

Studio sulla sostenibilità economica

E’ stato molto stimolante ed occasione di crescita la collaborazione volta alla realizzazione di uno studio HTA (Health Technology Assessment – valutazione delle tecnologie sanitarie) nel quale siamo stati coinvolti dall’equipe del Prof. Mennini della Terza Università di Roma dal quale riportiamo a titolo di citazione i seguenti dati :

  1. Ambito epidemiologico nazionale

2. Eleggibilità al trattamento con Equistasi® in Italia

3. Benefici dall’adozione del dispositivo Equistasi®

“… rischio di cadute per il braccio di pazienti non trattato del 3,2% a fronte di un rischio per i pazienti con dispositivo attivo dello 0.62%. Rapportando tali effetti, il modello ha considerato un potenziale effetto di riduzione sul numero di fratture evitate grazie all’utilizzo di Equistasi® pari al 80,63% …”

4. Benefici economici

L’utilizzo del dispositivo innovativo, non consente solo una riduzione delle fratture e, ovviamente, un miglioramento della qualità della vita dei pazienti in analisi, ma consente un vantagio economico già nel breve e medio periodo. Infatti, la Tabella 18a e b consente di osservare come il modello predica una riduzione di spesa sia nella prospettiva del SSN che nella prospettiva sociale già a 5 anni di osservazione (-€ 2.1 e -€ 146.7 milioni rispettivamente).

Il dispositivo è autorizzato e rimborsato dal SSN ?

Equistasi® è un dispositivo medico indossabile ed innovativo, pubblicato dal Ministero della Salute il 05-08-2010 con codice prodotto CNN numero attribuito 342575, e codice prodotto COP numero attribuito 342577. Solo alcune ASL delle regioni Toscana, Veneto, Campania, Lazio e Puglia autorizzano il rimborso del dispositivo Equistasi®. Ciò avviene in quanto il dispositivo non è ancora espressamente riportato nel Nomenclatore ma viene autorizzato per riconducibilità, in tale ambito l’approvazione è totalmente delegata alla ASL di competenza. Sono operativi  o in fase di startup i seguenti centri :

  • Reparto di Neurologia dell’Ospedale Santa Lucia di Roma dott.ssa Peppe
  • Reparto di Neurologia dell’Ospedale Sant’Andrea Prof.ssa Romano
  • Reparto di Neurologia e Neuroriabilitazione dell’Mondino di Pavia Prof.ssa Tassorelli / Dr. Claudio Picchetti
  • Centro di Riabilitazione dell’Casa di Cura “ Fondazione Gaetano e Piera Borghi (VA) – Dr.ssa Monti / Dr. Riboldazzi
  • Reparto di Neurologia dell’Ospedale Le Molinette di Tornino – Prof. Lo Piano
  • Reparto di Neurologia dell’Ospedale Federico II di Napoli – Prof. Orefice
  • Reparto di Neurologia dell’ Ospedale di Salerno – Prof. P. Barone

Quanto costa?

La convenzione stipulata dal Comitato

Formazione professionale

Da febbraio 2020 la Fondazione Fresco organizza corsi ECM di neuroriabilitazione con la metodica Equistasi®, relatore Dott. Volpe – Dott. Pellegrini

 Maggiori informazioni su Equistasi®

 


Il Comitato Italiano Associazioni Parkinson non promuove l’uso di questo device né di altri ma vogliamo che tutti siano messi in grado di compiere valutazioni e scelte consapevoli e che venga garantito il diritto alle cure in modo equo in tutte le regioni della nostra nazione.