Il 4 giugno 2022 è venuto a mancare il Prof. Meco.
Ricordiamo una sua citazione: “… il Parkinson è una malattia per persone intelligenti”. La conoscenza della patologia ed una informazione tempestiva ed aggiornata nel tempo sono gli elementi fondamentali per mettere in grado le famiglie di definire in modo consapevole la migliore strategia terapeutica.
L’omocisteina è una sostanza chimica, che viene prodotta dal corpo. normalmente viene trasformata in una sostanza innocua ed utile all’organismo. Tutti abbiamo omocisteina nel sangue, ma il problema sorge quando non viene metabolizzata nel modo adeguato e si accumula all’interno dell’organismo creando il fenomeno dell’iperomocisteinemia. L’incremento dei livelli di omocisteina plasmatica provoca danni alle cellule che formano il “rivestimento” arterioso ed è associata ad arterosclerosi e malattie vascolari trombotiche.
COME SI MISURA IL LIVELLO DI OMOCISTEINA?
Testare l’omocisteina è molto semplice: è sufficiente far inserire dal tuo medico la richiesta nel prelievo di sangue che fai di routine. I valori di riferimento in genere sono:
un valore inferiore a 13 micromoli per litro è considerato normale
un valore tra 13 e 60 micromoli per litro è considerato moderatamente elevato
un valore maggiore di 60 fino a 100 micromoli per litro è considerato gravemente elevato.
Accedi all’area riservata e scarica il Panel di analisi del sangue specifico per MdP
QUALI SONO I FATTORI DI RISCHIO CHE PORTANO AD AVERE ALTE CONCENTRAZIONI DI OMOCISTEINA
Sono molteplici:
Deficit di vitamine del gruppo B
Carenza di folati
Alimentazione scorretta
Patologie a carico dei reni
Psoriasi
Basso livello di ormoni tiroidei
Celiachia
Depressione
Sedentarietà
Alcuni tipi di farmaci (tra cui alcuni anti-parkinson) che inibiscono l’assorbimento dei folati e delle vitamine del gruppo B e inducono un incremento di omocisteina nel sangue.
Eredità genetica dovuta alla mutazione del gene MTHFR
COME SI PUO’ INTERVENIRE IN CASO DI VALORI OLTRE I PARAMETRI ?
L’integrazione con vitamina B12 e folati con i seguenti dosaggi:
un mg di ac. folico
500 mcg di vitamina B12
In uno studio condotto dal team del Prof. Pezzoli riduceva in modo significativo i livelli di omocisteina.
L’altra sera camminavo, malino perché ero già in off pieno (fine effetto delle medicine), in una strada di periferia. Non c’era praticamente nessuno in giro, silenzio totale fatta eccezione per alcuni ragazzi fuori da un bar dall’altra parte della strada.
Quando sono passato davanti a loro hanno smesso di parlare, non mi sono girato, ho fatto faticosamente altri pochi metri e sentivo le gambe più rigide.
Poi qualcuno ha detto qualcosa in dialetto e tutti hanno riso di gusto. Le mie gambe sono diventate di pietra e per arrivare, dovevo fare solo 150 mt, ci ho messo mezz’ora.
Sono arrivato sfinito, sudato fradicio, ansimante.
Elementi di riflessione:
1) I sintomi sono molto legati alla sfera emotiva e nessuno a scuola ci ha mai spiegato cosa sono le emozioni, come si gestiscono, come si leggono le nostre e quelle degli altri, ma specialmente come si navigano.
Non pensate di poterle gestire, perché non si può fare. Sarebbe ancora più funzionale capire quanto le emozioni siano contagiose. Per questo ho pensato di inserire tra i contenuti del sito dell’associazione, una sezione intera dedicata all’Intelligenza Emotiva per la quale, sono sicuro, l’amica Veru Gennari sarà una fonte preziosa e ricca di info e spunti;
2) Per un parky uscire di casa è un gesto epico: una barriera architettonica, una macchina parcheggiata sul marciapiedi, quattro deficienti che fanno una battuta, possono inchiodarti. E quando esci lo sai.
Quindi mi rivolgo ai caregivers: pensate a questo, questo non significa che dovete trattarci come bambini ed accompagnarci per mano, sarebbe forse peggio, ma rispettate le nostre remore e metteteci nella condizione di affrontarle al meglio;
3) Per un caregiver vedere uscire di casa il proprio caro è una fonte di ansia. Ce la farà? Si ricorderà di prendere le medicine? E se si blocca? Se casca? Se qualcuno lo schernisce? Quindi mi rivolgo ai parky: a volte ci sembra che i nostri caregivers siano molto ansiosi! Magari lo sono, ma quando chiediamo loro di mettersi nei nostri panni facciamolo anche noi a nostra volta;
4) In merito a come gli altri ci vedono, ci giudicano, ci insultano, anche solo con uno sguardo di pena, invito tutti a prendere visione di questo video che mi ha passato Elisa Rovelli. Come dice lei: “torniamo umani, comunichiamo come forse non abbiamo mai fatto”, magari concedendoci di guardare le cose con gli occhi di un bambino.
Per quali sintomi può essere utile la cannabis ?
Sintomi: tremore, qualità del sonno, dolore, rigidità.
Effetti collaterali dei medicinali: discinesia, movimenti involontari.
Cosa cambia tra terapeutica e non ?
In base alla legge attualmente in vigore la cannabis sativa NON PUO’ ESSERE COLTIVATA A LIVELLO DOMESTICO. Per cannabis terapeutica si intende quella prodotta, distribuita e consumata nel rispetto della legge attualmente vigente. In questo momento l’unica entità autorizzata alla produzione è il Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di FIRENZE
La cannabis terapeutica agisce solo sui sintomi ?
No, agisce anche sugli effetti collaterali (vedi sopra) e inoltre agisce anche come: Analgesico, antinfiammatorio, miorilassante, antispastico, potenzia l’effetto della levodopa (*), neuroprotettivo, migliora la qualità del sonno, consente il ripristino della peristalsi (*) migliorando quindi la qualità della digestione(*), migliora “vescica neurologica”.
“L’ho provata con eccellenti risultati nella gestione specialmente del tremore, del dolore e del sonno. Poi non sono più riuscito a trovarla (Toscana).”
Alla data odierna (01 dicembre 2021) lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di FIRENZE produce circa il 10% della quantità richiesta dal mercato. Unica alternativa è l’acquisto all’estero, in particolare in Olanda, di prodotti come il Bedrocan (link) che purtroppo ha costi e tempi di consegna improponibili.
E’ vero che può rallentare il processo degenerativo ?
No, si dispone di evidenze scientifiche che dimostrano di rallentare il processo di invecchiamento cellulare (*)
Punti chiave
Equilibra le funzioni cellulari
Non ci sono evidenze cliniche ad oggi di decessi causati dell’assunzione di cannabis
Così come per ogni persona con Parkinson si evidenzia una specificità eziologica e sintomatica, da cui deriva una terapia definita e somministrata ad hoc, così l’assunzione di cannabis terapeutica non può essere assolutamente gestita come automedicazione. Quindi l’eventuale integrazione di cannabis terapeutica nel set up farmacologico (non si sono dimostrate a oggi eventuali interazioni) deve essere preceduta da una analisi specifica di ogni caso a cura di un medico esperto che definirà: titolazione CBD/THC, carrier, dosaggio e frequenza di assunzione.
disporrà di risorse tecniche ed economiche, il budget e la rendicontazione saranno pubblicati online
avrà una finalità dichiarata, concreta e numericamente misurabile
la priorità nell’assegnare i fondi e le risorse in genere sarà compito del Comitato Scientifico ed Etico, potranno essere nominati degli esperti per supportare il decision making
l’obiettivo dovrà essere perseguito massimo entro due anni
Comitato Italiano Parkinson e WikiParky.tv diventano Partner di PD Avengers
Cosa è PD AVENGERS ?
“We are a global alliance of people with Parkinson’s, our partners and friends, standing together demanding change in how the disease is seen and treated.”
E’ una Alleanza globale di persone con Parkinson (PwP) che insieme ai nostri partner ed amici stiamo chiedendo un cambiamento nel modo in cui la malattia viene vista e trattata.
Think global. Act local.
Non vi è dubbio che l’italiano è una delle lingue più belle del mondo, ma in termini di efficacia della comunicazione , la capacità sintetica dell’inglese è imbattibile: nel sito di PD AVENGERS trovate dei banner meravigliosi.
Dal sito di PD Avangers: Come se la sta cavando il mondo col Parkinson?
I disturbi neurologici stanno diventando la principale causa di disabilità
Paraquat, Trichlorethilene e Chlorpyyrifosa sono tra le tossine collegate all’aumentato rischio di esordio della malattia di Parkinson
Si stimano 10 milioni di persone con Parkinson nel mondo (in aumento)
Il Parkinson è la malattia neurologica che sta diffondendosi più velocemente a livello mondiale
Il farmaco di prima scelta utilizzato per trattare la patologia (la levodopa) ha oltre 50 anni
Sono messaggi tratti da uno studio, che è tra le fonti ispiratrici di PD Avenger, curato da 4 neurologi: