Scuola di Educazione al Movimento : reportage della edizione “0”

Nel weekend del 19 e 20 gennaio 2018 si è svolta l’edizione “0” del “Corso di Educatore al Movimento” alla quale hanno preso parte cinque partecipanti :

Hanno contribuito al progetto Giulio Maldacea, presidente, del Comitato Italiano Associazioni Parkinson e la Dr.ssa Cristina Rizzetti (Neurologa riabilitatrice Responsabile della Riabilitazione Parkinson, Ospedale S. Isidoro – FERB Onlus di Trescore B.).

Alla cerimonia di consegna degli Attestati di Partecipazione sono intervenuti anche il Sindaco di Caprezzo – Alberto Barbini – ed il Presidente dell’Ente Parco Nazionale della Val Grande – Massimo Bocci.

Reportage fotografico dell’edizione “0” :

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Ch i è il caregiver ?

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Chi è il caregiver? Cosa vuol dire essere, diventare un caregiver in questi anni così difficili, in un paese come l’Italia nel quale spesso la cura e la prossimità ai nostri amici o ai nostri cari che si ammalano sono delegate alla volontà e alla disponibilità del singolo individuo?

Non esiste un termine italiano per tradurre caregiver: il dizionario ci propone badante, accompagnatore, infermiere. Ma tutti noi sappiamo che essere caregiver vuol dire tutte queste cose e molto di più.
“To care” vuol dire essere solidale, avere qualcuno a cuore; giver vuol dire donatore, persona generosa.

Ed ecco che i caregiver sono persone generose che hanno a cuore altre persone.

Al contempo, essere caregiver di una persona con Parkinson e parkinsonismi – in Italia – comporta l’acquisizione e l’aggiornamento costante di:

  • nozioni scientifiche: neurologia, biologia, nutrizione, farmacologia. infermieristica, psicologia
  • nozioni tecnologiche: telemedicina, monitoraggio a distanza, dispositivi indossabili, ausilii
  • aspetti legali, burocratici e di advocacy (riconoscimento dei diritti)

Un mix complesso che spesso va oltre l’amicizia, i legami di parentela, l’amore profondo. Perché coinvolge il corpo e la mente, il cuore e ogni spazio della nostra vita. Sì, lo sappiamo che è così e non ci nascondiamo dietro un dito.